Santuario costruito intorno al 1218, tutt’ oggi meta di pellegrinaggi, sorge sul luogo di un insediamento francescano che la tradizione vuole fondato dallo stesso Francesco.
Accessibilità parziale
via Monteluco 21, loc. Monteluco, Spoleto, 06049
9.00-12.00/15.00-18-00, tutto l’anno
ingresso gratuito
0743.40711
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La zona del Monteluco si trova a circa una mezz’oretta dalla città di Spoleto. Gli unici servizi disponibili sono il bar e il bagno accessibile per disabili dello stesso.
Vi è un piazzale, ampio, di ghiaia distante qualche metro dall’ingresso del Convento. Con una strada asfaltata ed in salita si raggiunge l’edificio. Gli ambienti sono per la maggior parte accessibili ma c’è da superare uno scalino senza pedana sul cortile d’ingresso.
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Nel convento, che venne ampliato più volte tra il XV° e il XVIII° secolo, dimorarono molti personaggi dell’ordine francescano ed anche il beato Paoluccio Trinci e San Bernardino da Siena, fino al beato Leopoldo che nel 1788 riorganizzò il convento dopo un periodo d’abbandono e tentò di ripristinare l’antica austerità del monte. Del convento primitivo oggi rimangono un pozzo d’acqua freschissima, che si dice fatta sorgere da San Francesco, una cappellina-oratorio, dove Francesco amava sostare in preghiera, e sette piccole celle, visitabili, dalla struttura povera ed essenziale. La chiesa all’interno del recinto del convento conserva pregevoli opere d’arte come alcune tele del pittore Lazzaro Baldi e di Moscatelli ed anche una preziosa collezione di vasi di Murano all’interni di armadi settecenteschi contenenti reliquie donate da Papa Urbano VII. Vicino al santuario si apre un fitto bosco, considerato già sacro dai romani, con caratteristici scorci sulla vallata, piccole grotte scelte dagli eremiti siriaci come luoghi di meditazione e preghiera da visitare assolutamente.